Ciao!
Mi avete inviato diverse risposte particolarmente interessanti sulla fotografia che ho proposto di analizzare (che ho scattato nel Qeens), e che, fra le altre cose, commenteremo insieme sabato.

Ecco in sintesi qualcuna per le vostre ulteriori considerazioni.

# Una persona dice che se si considera la foto in due metà separate vengono fuori pensieri e visioni del tutto particolari. Provate, è un chiaro esempio di scomposizione – ricomposizione.
# Un formatore dice che sarebbe una immagine utile per stimolare la capacità di osservazione dei docenti.
# Alcuni hanno concentrato la loro attenzione sulle linee prospettiche, l’ortogonalità delle fughe. Ma anche su elementi verticali e inquadratura. 

C’è chi dice che:

“La diagonale prospettica e il colore della macchina sulla destra mi permette di creare una linea immaginaria (prospettica) che mi consente di scoprire successivamente, tutti gli altri componenti dell’immagine, con i suoi possibili significati.”

#  Altri ingrandirebbero la fotografia “a dismisura” perchè i dettagli sono numerosi e potrebbero suscitare delle narrazioni. Anche questo è da provare.

Personalmente ho trovato stimolante anche questo commento che riporto per intero:

“Mi ricorda un dipinto di Hopper, un pittore americano che esprimeva la solitudine. Un uomo seduto sui gradini della sua casa, con la testa abbassata forse per guardare un cellulare o forse per non vedere nulla. Intorno a lui un giardino la cui vegetazione sembra essersi fermata. Tutto è fermo, tutto è il nulla!  Unico colore più forte, l’azzurro di un’auto che si vede a metà.”

# Molti parlano di solitudine, desolazione, di un uomo di mezza età in crisi, di vuoto.

# Ma c’è anche chi vede il lato comico dell’immagine osservando che il signore sta pensando a come tirar giù l’auto da lì…

Dunque abbiamo diversi elementi che ci potrebbero ispirare per raccontare qualcosa di questa immagine. Secondo me ci potrebbe essere qualcosa di essenziale che possiamo ancora cogliere, oppure mi sbaglio io? La narrazione non esce dal cilindro come il coniglio del mago, ma è sempre frutto di elaborazione riflessioni che coinvolgono delle persone.

In questo caso vorrei coinvolgere voi.

Sabato parleremo di questa foto ma vedrete anche un film photo gallery ambientato a NYC nei giorni in cui il Covid è arrivato, che cercherò di spiegarvi. Ero lì proprio per scattare foto e trovare nuove ispirazioni. Poi vorrei mostrarvi come si crea un film photo gallery e parlare liberamente di varie cose.

Ho anche un omaggio speciale per i presenti che ha un significato particolare.

Sottolineo anche che questo incontro è il primo della XIV stagione di webinar (giugno – novembre) e che si tratta di incontri indipendenti, senza sponsor e senza prodotti da proporre come piazzisti.

Gli incontri non saranno registrati. È come un vero spettacolo: esiste solo nel momento della sua rappresentazione, poi… puff!

Buone giornate a tutti e spero di vedervi sabato 24 giugno ore 10,30 qui.

Un caro saluto e a presto,
Alberto Pian
www.albertopian.it


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# ISCRIZIONE ALL’INCONTRO DI SABATO 24 GIUGNO