Ciao!

In vista del webinar Raccontare non è Comunicare. Esercizi per veri storyteller (in due parti, 13 e 25 luglio ore 17), ho ricevuto molte risposte interessanti che parzialmente toccano la questione centrale. Infatti, per partecipare al webinar (iscrizione gratuita qui), si deve svolgere un esercizio preliminare: raccontare un divieto. Questo ha anche a che fare con il film À bout de souffle, Jean-Luc Godard, 1959, di cui ti ho parlato nella precedente newsletter (a proposito di una certa scena).
Ecco alcuni frammenti di risposte interessanti e curiose che ho ricevuto:

“Siamo in un’alta torre medievale. Per raggiungerne la sommità, occorre salire tanti gradini (circa 300). Prima di uscire sul piccolo tetto della torre, ci sono delle feritoie, non molto strette, da cui è molto pericolo sporgersi, soprattutto per i più piccoli…”

“Quando ero giovane mi piaceva, d’estate, affacciarmi (sporgermi) dal finestrino del treno in corsa e godere del vento che scompigliava i capelli e, forse, raffreddava il cervello. Oggi non ho più i capelli lunghi e le esperienze della vita hanno raffreddato il cervello…”

“Le caratteristiche grafiche sono singolari. Intanto la bottiglia è esattamente ortogonale alla barra e genera una composizione ordinata e quasi simmetrica, ma più ancora è particolare la disposizione della bottiglia con il fusto dietro al segnale e il collo invece davanti, quasi a evocare visivamente il messaggio trasmesso…”

“… Questo divieto è sporco di sangue. Se qualcuno ha sentito la necessità di doverlo imporre è perchè, nel tempo, delle persone che hanno buttato degli oggetti dal finestrino sono state ferite o addirittura possono essere morte. Ma questo divieto racchiude in se anche una forma di rispetto verso gli altri. Rispetto della vita degli altri….”

A proposito della scena del film di Godard, una iscritta al webinar mi dice che è importante per la “molteplicità“, perché  “occorrono una serie di competenze emotive e cognitive sia per leggere/seguire/comprendere la scena, sia per girarla.” 

* * *

Questo esercizio e quella particolare scena del film sono estremamente importanti (e non sono sostituibili con altri esempi, vedremo perché). Ci lavoreremo al primo incontro. Utilizzo questi esercizi da molti anni in master, conferenze e corsi vari e incredibilmente conservano tutta la loro efficacia. Il motivo è che rimandano esattamente a questo: Raccontare non è Comunicare. Questo è il principio base di qualsiasi storytelling. Giovedì 13 luglio alle ore 17 vedremo il perché e ci confronteremo su questo. Sono sicuro che resterete sorpresi perché vedrete lo storytelling fuori dagli schematismi con i quali di solito vi viene spiegato ignorando i suoi stessi riferimenti teorici e pratici. Ma noi… non saremo lì a pettinare le bambole (peraltro attività legittima e piacevole, non trovate?).

Un caro saluto e a presto. Alberto Pian
www.albertopian.it

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“Comunicare” non è “Raccontare”
Esercizi per “veri” storyteller.

In due puntate.


PRIMA PARTE, webinar
Giovedì 13 Luglio ore 17
SECONDA PARTE, webinar
 Martedì 25 luglio ore 17

PS: se desideri partecipare anche all’incontro Inspiration Film Photo Gallery, date le richieste, ho deciso di riproporlo Martedì 18 luglio ore 17. Iscrizioni qui.

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