Vi propongo questo racconto di David Foster Wallace come spunto che si può impiegare per sostenere il classico punto di vista del marketing: una cosa che ha valore deve avere per forza un prezzo e di conseguenza non devi temere di stabilire un buon prezzo ai tuoi prodotti.
Il diavolo è un tipo impegnato, in Brevi interviste con uomini schifosi, David Foster Wallace (1962 – 2008), 1999, Einaudi 2008, nuova edizione con traduzione di Ottavio Fatica e Giovanna Granato
Il racconto inizia con un figlio che spiega come il padre si volesse sbarazzare di alcuni oggetti di arredo e vecchi attrezzi di campagna, offrendoli gratuitamente:
"spesso papà scopriva di avere un aggeggio che non voleva piú da eliminare e siccome ci voleva una vita a portarlo col furgone alla discarica o alla beneficenza giú in paese si limitava ad alzare il telefono per mettere un annuncio sul «Trading Post» in paese e darlo via per niente. Stronzate tipo un divano o un freezer o un vecchio attrezzo agricolo. L’annuncio diceva Gratis venitevelo a prendere."
Tuttavia nessuno o quasi degna l’annuncio di attenzione! E i pochissimi che andavano a vedere gli oggetti in omaggio:
"facevano pure gli schizzinosi con le facce tutte concentrate come in una partita a carte e giravano attorno a quell’affare e gli davano dei calcetti con la punta del piede e attaccavano coi dov’è che l’hai preso che c’ha che non va perché ci tieni tanto a sbarazzartene."
Allora il padre a un certo punto, molto spazientito, decide di mettere in vendita per qualche dollaro questi oggetti. Che cosa succede? Che arrivano subito telefonate e le persone giungono anche da distanze ragguardevoli. Queste persone erano molto curiose ed erano contente se acquistavano l’oggetto perché pensavano di aver fatto un buon affare.

Considerazioni su pubblico e cultura
Prendiamo in considerazione la parte finale di questo racconto. Che cosa succede? Succede che due tizi acquistano un oggetto e ne sono molto felici. Ma ecco come Wallace li descrive dopo l’acquisto.
“La faccia loro era diversa, come la faccia della moglie nel furgone, allegra e i denti in bella vista e lui un braccio intorno alla sua signora e un salutino a papà mentre faceva retromarcia. Contenti come una pasqua di essersi rimediati un vecchio erpice praticamente per nulla.”
Sono contenti e soddisfatti e sapete per quale motivo? Perché hanno pensato di aver concluso un affare. Questo pensiero però, ed è quello che il lettore di solito non coglie, ne implica uno di un altro di tipo, che potremo classificare, diciamo così, come “bestiale” e “assurdo”. Infatti, la convinzione di aver fatto un affare, comporta che l’acquirente giudichi che il venditore abbia venduto sottocosto la propria merce. Cioè, in definitiva, questo significa che l’acquirente pensa di aver “fregato” il venditore, o che il venditore si è fatto fregare. In entrambi i casi risulta che il venditore è un imbecille, o uno sprovveduto, che non sa attribuire il giusto valore alla sua merce. Da questa relazione ne consegue che l’acquirente, ovviamente, si sente “furbo”, “scaltro”, forse anche “intelligente”, per aver immediatamente approfittato di questo preteso “affare”. L’acquirente si sente superiore al venditore!
Ora, l’acquirente non conosce il dietro le quinte del venditore. Non sa che quella merce non ha alcun valore d’uso per lui e quindi non ha neppure un valore, anzi, il conservarla rappresenta un disvalore, una perdita, un problema e perciò se ne vuole sbarazzare in fretta.
Se noi consideriamo il punto di vista del venditore e ci domandiamo chi è l’imbecille, la risposta è “l’imbecille è il compratore”, che avrebbe potuto avere quell’oggetto gratuitamente, se non fosse stato proprio cosi stupido da acquistarlo solo dopo che è le stato attribuito un prezzo.
Dunque, chi fa la figura dello sprovveduto, dell’ingenuo, è l’acquirente.
Infatti il ragazzino chiede al padre – venditore “che lezione trarre dalla cosa” e il padre risponde che “non puoi insegnare a un porco a cantare e mi disse di andare a rastrellare la ghiaia del vialetto dal fossato prima che fottesse il canale di scolo.”
Non puoi insegnare a un porco a cantare!
Un porco non si può elevare, rimane porco, resta nel suo pantano, nella sua schifezza.
Ora attenzione, perché questo non è solo un giudizio sull’acquirente – porco, ma una metafora sul pubblico, sulla massa del pubblico, poiché la condizione di “acquirente -porco” è la condizione che il pubblico vive quotidianamente nel mercato.
Il “pubblico -porco”
Questa condizione è oggi aggravata dal fatto che tutta la comunicazione che avviene nei social e a livello di cultura di massa, subisce gli effetti della diffusione di stereotipi e di banalità in serie, del decadimento del livello culturale stesso e di mancanza di conoscenze e di visione critica.
Ultimamente questo processo viene alimentato anche dai modelli linguistici delle IA, sia per il modo con cui sono addestrate (il loro cibo è proprio questa “cultura di massa”), sia per come rispondono in base a probabilità statistiche basate sui contenuti in circolazione, fra i quali è diffuso il bias cognitivo che un prodotto, per valere, deve avere per forza un prezzo (o, peggio ancora, che più costa e più vale).
La conclusione?
Ce l’avrei ironica: la gente preferisce indebitarsi all’osso, piuttosto di avere gratis qualcosa di reale valore!
Oppure: la gente si fa imbrogliare pensando di essere stata furba.
Note
David Foster Wallace è un grande autore americano morto suicida nel 2008.
Immagine di copertina: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:David_Foster_Wallace_(cropped).jpg
Vedi il film THE END OF THE TOUR, James Ponsoldt, 2015
IA il tuo Mindset per giornalisti e narratori consapevoli, Teresa Potenza, Alberto Pian, 2025

Approfondisci con i miei eBook
Qui, in Gumroad trovi offerte speciali per i miei libri (che sono in tutti gli store, ma qui li trovi con sconti, gratis e in bundle). Ti segnalo il Bundle che comprende tre libri sul podcasting e puoi vedere anche racconti e romanzi per apprendere lo storytelling, libri di fotografia e di montaggio video, graphic novel, Intelligenza Artificiale, e diversi di questi sono gratuiti! E comunque, in tutti puoi applicare uno sconto del 25% inserendo il codice SCONTO25.
Vuoi avere notizie della qualità di Autore? Leggi questa pag