Alberto Pian

Alberto Pian

PROGETTARE IL PAESAGGIO SONORO PER IL PODCAST

Articolo con il contributo di Ester Memeo, Podstar

Ti sei mai chiesto in che modo il contesto sonoro agisce sulle tue emozioni, percezioni e persino ricordi? E ti sei mai chiesto quante possibilità effettive esistono per sostenerle e addirittura orientarle?

Sarà capitato anche a te di ascoltare poche note di una canzone, o il tono di una voce familiare o anche un semplice rumore e sentire subito in te una forte emozione (che forse scatena una lacrimuccia? un sorriso? una smorfia?). A volte anche ascoltare i suoni della natura provoca in noi una sensazione di benessere
Perché accade? Perché esiste un legame profondo tra paesaggio sonoro e immaginario – contesto di ascolto – sentimenti – emozioni.

Dissipare una confusione

Il paesaggio sonoro, di cui poco si parla, spesso è confuso con l’ambiente sonoro, ma è molto più di un insieme di suoni che caratterizzano un dato ambinte. È una parte intima dell’esperienza umana, della quale spesso non si comprende il giusto valore. E tuttavia contribuisce in modo determinante a creare atmosfera e contesto, o anche fastidio e irritazione, negli ambienti in cui viviamo e lavoriamo. Definisce perfino l’identità e la personalità di un luogo, e arricchisce le nostre esperienze quotidiane influendo sul nostro stato d’animo.
Se ascolti podcast avrai anche tu compreso il valore di un buon sound design in una narrazione audio. Ma il paesaggio sonoro, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non riguarda solo la musica e gli effetti sonori ma anche la voce e la scrittura per l’audio. Tutti questi elementi definiscono il paesaggio sonoro.
Se questo è l’impatto che percepiamo nella vita di tutti i giorni quando la vista accompagna spesso la percezione del contesto, immagina quanto il paesaggio sonoro possa essere determinante nel creare esperienze multisensoriali e variegate all’interno di un podcast dove la dimensione uditiva è tutto.

Identificare il paesaggio sonoro del progetto


Identificare bene il paesaggio sonoro all’interno di un podcast per poterlo strutturare al meglio, non è solo questione di stile o di format. L’esperienza di ascolto, unita alla qualità del contenuto e alla modalità con cui lo si esprime, è fondamentale per interloquire con l’immaginario del pubblico, per catturare la sua attenzione e anche per essere più competitivi in un settore che ha visto una rapida evoluzione e perfezionamento.
Comprendere e strutturare bene il paesaggio sonoro, minimalista o complesso, è una delle tecniche più potenti per costruire una relazione basata su sentimenti ed emozioni con il tuo pubblico, cioè per coinvolgerlo in modo non effimero. Che tu operi delle scelte o meno, esiste sempre un paesaggio sonoro con il quale tu che crei la trasmissione e il tuo ascoltatore, dovete fare i conti. E questi “conti” li fate insieme.

Alcuni esempi di utilizzo

  • Creare mondi. Puoi trasportare gli ascoltatori in luoghi e situazioni immaginate, creando un’atmosfera determinata, attraverso suoni ambientali, effetti sonori e musiche di sottofondo per aggiungere profondità e dimensione alle loro storie e conversazioni.
  • Sottolineare punti chiave e momenti emotivi, oppure togliere, semplificare: I suoni possono essere utilizzati in modo efficace per sottolineare punti chiave (anche in un semplice talk), momenti emozionanti o tensioni narrative all’interno di un podcast.
  • Intimità. Ma puoi anche semplificare, creare intimità, togliere invece di aggiungere, per favorire nell’ascoltatore un rapporto con se sstesso, attraverso la tua trasmissione.
  • Ne ho parlato insieme ad Ester Memeo (Podstar), nella puntata n. 68 di Podcast per il Business.
Ester in particolare chiede al suo pubblico:

Perché conoscere le tecniche di paesaggio sonoro anche se non ti occupi di sound design?

  • Il paesaggio sonoro è un aspetto rilevante da conoscere e applicare già in fase di scrittura di un contenuto podcast. Anche se non ti occupi direttamente del montaggio e della scelta dei suoni
  • Per coerenza narrativa: introdurre il paesaggio sonoro fin dalla fase di scrittura aiuta a integrarlo organicamente nella narrazione. Questo significa che il testo stesso può essere strutturato in modo da includere descrizioni e indicazioni specifiche per l’uso dei suoni, creando un flusso narrativo più coerente e coinvolgente.
  • Per fornire indicazioni precise a chi si occuperà del sound nella post produzione: scrivere con il paesaggio sonoro in mente fornisce una guida chiara per il processo di produzione. Il testo può includere indicazioni dettagliate su dove e quando inserire determinati suoni, fornendo al produttore o all’editore una base solida per lavorare durante la fase di post-produzione.
  • Per consistenza stilistica: Integrare il paesaggio sonoro nella scrittura permette di mantenere una coerenza stilistica lungo tutto il podcast. Questo significa che il tono, l’atmosfera e l’approccio alla creazione del suono possono essere mantenuti costanti, migliorando l’esperienza d’ascolto complessiva e l’identità del podcast.

(dalla Newsletter di Podstar).


Contributi

Qui sotto ci sono tre contributi realizzati da me ed Ester Memeo (Podstar), sul “Paesaggio sonoro“. Il concetto nato dalle ricerche antropologiche di R. Murray Shaffer, di cui ci siamo occupati in uno speciale che abbiamo organizzato il 9 aprile scorso.

Si tratta di brevi clip video e di un episodio podcast trasmesso da Podcast per il business. Grazie a questi contributi avrai degli spunti interessanti e particolari per avvicinarti a questo tema di straordinario interesse. 

Video – Link

Video – Link

Podcast – Link

IL WEBINAR SUL PAESAGGIO SONORO

“Lo strumento più discreto e potente per favorire la tua relazione con il pubblico“

Acquista la registrazione del webinar

Comprendere bene e strutturare il paesaggio sonoro, minimalista o complesso, è una delle tecniche più potenti per costruire una relazione basata su sentimenti ed emozioni con il tuo pubblico, cioè per coinvolgerlo in modo non effimero.

Di che cosa abbiamo parlato nel webinar:

  1. Tecniche di découpage: smontare è la prima qualità di chi vuole costruire.
  2. Storytelling efficace: raccontare da elementi sonori significativi e dalle loro connessioni.
  3. Strutturare i significanti: comprendere e gestire il gioco dei significanti e delle connotazioni per sostenere l’ascolto.
  4. Orientare i sentimenti: tu decidi quello che arriva al pubblico.
  5. Collegare i “paesaggi”: legare paesaggio sonoro e visivo attraverso copertina e capitoli.
  6. Best Practices: un webinar ricco di esercizi. Prima le attività, poi la riflessione e la teoria.


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