La landing page
Nella Landing page del sito trovi informazioni, video, brochure, eventi mentre nel Blog trovi contenuti approfonditi che affrontano i temi dello storytelling da diverse visuali, sia concrete che teoriche.Le sezioni del blog ti danno un’idea dei contenuti che leggi e di quelli che potrai leggere in seguito:
- Eventi, Formazione & Magazine.
- Storytelling attraverso cinema e immagini.
- Storytelling attraverso il podcasting.
- Storytelling attraverso la letteratura.
- Storytelling attraverso la storia e l’attualità.
- Storytelling attraverso la tecnologia.
Tutte queste sezioni contengono fin d’ora contenuti originali composti in base a studi e ricerche e alla mia esperienza e attività. Ogni contenuto è indipendente, non è sponsorizzato e non contiene ADV. Gli articoli possono essere lunghi e impegnativi perché non sono concepiti per un rapido uso, né con lo scopo di attirare le persone. Infatti ciò che ti propongo non è creare seguito, ma analizzare, discutere, ispirare, imparare. E per questo occorre tempo.
Il lavoro dello storyteller
Fra le diverse sezioni “Storytelling attraverso la letteratura” e “Storytelling attraverso la storia e l’attualità” sono sicuramente impegnative. La letteratura e la storia sono alla base dello storytelling. Che si tratti di un’attività da raccontare, da insegnare o semplicemente pensata per ispirare degli appassionati, lo storytelling passa attraverso la letteratura e la storia, filtrate da una propria sensibilità e visione.
Da storico ti posso dire che la ricerca, l’analisi e l’interpretazione delle fonti (e dell’attualità), sono il pilastro di qualsiasi storytelling, anche se devi creare la storia per una schiuma da bagno, per un’industria alimentare, oppure se vuoi ispirare dei bambini di scuola primaria.
E da “letterato” (sigh!), ti dico che senza i grandi della letteratura mondiale non si fanno passi avanti in nessun tipo di racconto (diciamo che non si fanno passi avanti senza l’Arte in genere). E poi, come avrai capito, storia e letteratura sono anche mie passioni, insieme all’insegnamento in tutti i contesti e forme. Infatti studiare e trasmettere qualcosa è sempre un modo per “fare storytelling”, perché devi riflettere su come trasmetti, sui piani di astrazione e sui nodi cognitivi, sulla comprensione, su che cosa mostrare e che cosa fare in modo che venga mostrato, sulle relazioni che costruisci e su tante altre cose che non possono non appassionare e intrigare.
D’altra parte devo anche sollevare questo tema: che cos’è oggi lo storytelling senza il cinema e le immagini?
Voglio però precisare che lo storytelling non è video e immagini, anche se le ricerche del pubblico riguardano stringhe come “video storytelling” o “visual storytelling”. Tutti sanno che per raccontare e appassionare basta la propria voce. Non dico un microfono e non sto parlando neppure di podcasting, ma solo di voce, che tutti usano. Racconti a qualcuno e il racconto finisce, sparisce, verrà solo “ricordato” e quindi sarà un altro racconto, l’originale sarà perduto per sempre.
Oggi che tutto è registrato nei social e nei bit che verranno conservati all’infinito (anche se tu cancelli), questa lezione di semplicità e di caducità delle cose per me è importante, tu che cosa ne pensi? A mio parere la tecnologia viene dopo essere consapevoli di queste basi. Intendiamoci, conosco le tecnologie informatiche e telematiche alla perfezione, fin da prima che si affermassero al largo pubblico, e mi appassiona moltissimo applicarle, documentarmi e studiarle. Ma proprio per questo preferisco dire: la tecnologia viene sempre “dopo”.
Tendere verso l’Arte
Pensare a una storia, a un metodo, a ispirare, a eseguire un lavoro per qualcuno partendo da quello che può fare la tecnologia o dagli effetti speciali del momento secondo me è sbagliato. Anzi, è radicalmente sbagliato, tu che cosa dici in merito? Io penso che partire da una tecnica ti chiuda in un mondo fittizio, ti impoverisca culturalmente e umanamente. E poi ti porta a osservare il mondo da una visuale limitata (perciò distorta). Come puoi creare storie, ispirare, formare, lavorare per i tuoi clienti partendo da visuali ristrette e destinate a essere rapidamente consumate? Un’opera letteraria, artistica, non si consuma e anche gli eventi storici rimangono e vengono continuamente evocati e studiati. La tecnologia viene invece superata. Però, io credo, troverai la sezione dedicata allo storytelling e alla tecnologia interessante, ci scommetto proprio!
Ti svelo un segreto: la mia mail preferita è arakhne@mac.com perché si ispira proprio al mito di Aracne che spiega quale sia il rapporto fra Arte e Tecnica. In sintesi: penso che dobbiamo tendere all’Arte anche se non siamo artisti. Ne riparleremo perché, da un punto di vista dei lavori di cui mi occupo, per me è veramente una questione di principio.
Youtube e Magazine
Allo stesso modo ho completamente rivisto il canale YouTube www.youtube.com/@albertopian dove si trovano filmati di ispirazione, di formazione, di vario genere. Questi possono essere brevi o registrazioni di webinar secondo i casi. Sono dei documenti che possono fornire degli spunti.
E poi ho pensato di creare il Magazine Your Storytelling ( www.albertopian.it/magazine , solo in formato ePub 3 interattivo e solo per smartphone, con nuovi contenuti tematici. Il primo numero è già uscito, è dedicato al tema Sentimenti & Emozioni e contiene anche una video graphic novel che parla proprio di sentimenti e di emozioni, che si intitola Quartiere Latino ( www.albertopian.it/quartierelatino ). Contiene anche un gioco e uno sketchnote dell’artista Genny Boscarin in omaggio.
Il secondo numero è pronto e lo potrai avere gratuitamente il 30 dicembre.
Per il momento ti saluto e ti auguro moltissime buone cose!
MI ABBONO GRATUITAMENTE A YOUR STORYTELLING
www.albertopian.it ©Alberto Pian – scrivimi: arakhne@mac.com | www.albertopian.it
Your Storytelling è un blog indipendente e non sponsorizzato.